"Manzoni è un uomo del Nord, lombardo ed europeo, che non conosce l’Italia meridionale e centrale. Tuttavia sente la necessità di procedere all’unificazione politico-culturale tramite la scelta di una lingua che si modelli su quella letteraria e sul toscano. Non c’è cultura nazionale senza lingua. L’Italia, come Paese, non esiste senza una cultura nazionale che si esprima in una sua lingua. Manzoni investe sull’italiano".
I Promessi Sposi, cuore dell'Italia unita
Infatti Manzoni per la stesura finale del romanzo andò a "riscquiacquare i panni nell Arno"...
RispondiEliminaops...ma cosa è venuto fuori???
RispondiEliminascusate, ovviamente volevo scrivere "risciacquare".
Sono d'accordo. Linguisticamente si rivolse all'Arno, ma per il resto si specchiò nell'Adda e nel ramo lecchese del Lario. Noi lecchesi siamo lieti di aver contribuito, tramite Manzoni, alla cultura del Paese.
RispondiEliminaSperiamo che si continui ad investire sull'italiano, maltrattato continuamente da abbreviazioni e attentati alla sua correttezza ortografica...
RispondiEliminaw manzoni
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