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giovedì 28 aprile 2011

Lettera aperta di Elia e Arianna (II B)

Cari ragazzi,
vorremmo rispondere a tutti quegli insegnanti che, per protesta, quest’anno si sono rifiutati di accompagnare in gita i loro alunni, per far capire l'importanza delle gite scolastiche.
Il 3 febbraio siamo stati a Milano per conoscere e osservare da vicino alcune delle opere di Leonardo da Vinci.
Per prima cosa abbiamo fatto visita al museo della Scienza e della Tecnica, dove una guida ci ha spiegato gli studi che ha fatto Leonardo sull'anatomia, sui muscoli, sulle piante... e i meccanismi di alcune sue invenzioni, attraverso modellini di legno ricostruiti. Poi ci siamo incamminati verso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, ci siamo entrati e attentamente abbiamo ascoltato la sua storia.
E' una chiesa molto grande ed è stato curioso notare che la cupola costruita in seguito sia affrescata con uno stile diverso rispetto al resto della chiesa costruito secoli prima; si può proprio vedere la differenza.
Poi, dopo una visita al bookshop ed uno spuntino, ecco che arriva il momento più emozionante: si entra nella sala dove è dipinto il Cenacolo. Dopo una lunga attesa, finalmente arriva una signora che con uno strano aggeggio illumina con una luce rossa i nostri biglietti, per far sì che non suoni l'allarme.
Ma l'attesa non è ancora finita! Prima di entrare abbiamo dovuto aspettare in una piccola stanza le undici esatte e allo scoccare di quell’ora una voce ci ha indicato che era il momento di entrare e le porte si sono aperte. Siamo entrati in un grande salone, dove, sui lati più corti, erano dipinti due meravigliosi affreschi: il Cenacolo di Leonardo da Vinci e la Crocifissione di un altro pittore.
Ciò che ci ha colpito di più del Cenacolo sono stati i volti dei discepoli: avevano un'espressione triste e sospettosa per quello che Gesù stava dicendo, cioè che uno di loro lo avrebbe tradito! Inoltre, osservandolo da lontano, si può notare la prospettiva: le persone e il tavolo sembrano veramente lì. Nonostante il Cenacolo abbia passato molti guai, fortunatamente oggi è ancora tutto intatto. Mentre, ancora assorti, stavamo ammirando quel capolavoro, ecco la voce registrata che ci avvisa dello scadere dei quindici minuti: il nostro tempo era già concluso e non ce ne siamo nemmeno accorti! E felici siamo tornati a scuola.
Noi consiglieremmo questa gita a tutti i ragazzi, perché è molto interessante ed istruttiva. Elementi negativi non ce ne sono stati. E, rispondendo agli insegnanti, noi crediamo che le gite oltre a essere istruttive e interessanti, servono anche per passare più tempo con gli amici.

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