Nei disegni di Aurora vediamo rappresentati:
1. Il marchingegno di Oreste
2. La diga
3. Le 4 strade
Per scrivere il romanzo, Mario Schiani ha preso spunto da più fatti realmente accaduti e da personaggi e luoghi reali, circondandoli però di descrizioni e di piccole storielle fantastiche. Per esempio, Chicco era un suo amico d'infanzia e la diga formata dal Civo era un luogo reale. Anche il vetraio sordo era esistito veramente, ma non ha inventato nessun marchingegno e non aveva mai posseduto un arcobaleno. Il romanzo non si può quindi definire autobiografico, anche se per i personaggi inventati di Fausto e Lino l'autore ha preso spunto dalle sue abitudini e dal suo carattere. Secondo il suo parere, tutti i personaggi si sono comportati bene, perché hanno imparato ad andare d'accordo con tutti, a perdonare gli amici e i nemici, ad aiutare i più deboli come Oreste e soprattutto hanno capito che nella vita è più bello e più facile crescere insieme agli amici. Il personaggio che gli è sembrato più opportuno inserire nella storia è stato quello di Lisa, che rappresentava tutte le ragazze del paese in cui ha trascorso le estati della sua infanzia. Anche se erano un po' trascurate e ritenute meno importanti dei maschi, a volte si rivelavano più intelligenti di loro!
Il personaggio di Nero è nato dall'incontro tra Mario e i suoi amici con un bulletto, che si vantava di aver costruito una bicicletta rubandone tutti i pezzi da bici sempre diverse.
Mario ha scelto di far utilizzare ai protagonisti del libro le clic-clac perché da piccolo le aveva utilizzate anche lui.
Attraverso questo libro l'autore vorrebbe insegnarci che è molto importante avere amici perché non non si può crescere da soli.
L'autore Mario Schiani da piccolo non pensava di poter diventare scrittore, ma gli sarebbe comunque piaciuto vedere una sua storia pubblicata.
E' diventato scrittore grazie al suo lavoro e per caso: doveva scrivere una storia da pubblicare a puntate su “La Provincia” in estate. Così decise di prendere spunto dalla sua infanzia; un editore lesse i primi capitoli della storia e ,siccome gli era sembrata interessante, decise di proporre a Mario di farla diventare un libro. Lui accettò e con pazienza e perseveranza, le doti necessarie per diventare scrittori, trascrisse la storia più e più volte fino a raggiungere la versione perfetta che abbiamo letto in classe .
Così il suo primo libro venne pubblicato. Preso dall'eccitazione, Mario lo fotografò esposto nella vetrina di una libreria!
Mario ha scritto poi un altro libro che s'intitola “Il giardino del maghiffo” e sta aspettando che gli editori lo pubblichino; aveva iniziato anche a scrivere la continuazione del libro “La banda delle quattro strade”, ma gli mancava l'ispirazione. Così ha smesso di scriverla, per ora.
Infine ci consiglia di leggere molto e i libri più adatti alla nostra età, secondo lui, sono i classici e le avventure quotidiane ma allo stesso tempo straordinarie di ragazzi come noi!
ei stata molto brava Aurora a raccontare la storia nei punti di vista dell'autore.
RispondiEliminasono molto belli anche i tuoi disegni soprattutto il marchingegno di Oreste